20/05/2018
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PERCORSO BREVE Km 126
Partendo da Rho, si pedala in pianura sino a Castano Primo , poi verso Turbigo, dove inizia la discesa verso il corso del Ticino, che si passa sul vecchio ponte di ferro (l’esigua larghezza obbliga a porre attenzione nel caso sopraggiungessero mezzi ingombranti) . Siamo ora in Piemonte. In leggera salita, percorriamo il rettilineo che porta a Oleggio, che si staglia su un cocuzzolo poco lontano con l’antico centro storico. Se la giornata è serena l’anfiteatro delle Alpi, che si può ammirare dalla Provincia di Torino sino al Monte Leone nell’Ossolano, non ci lascerà per tutto il percorso, imponente troneggia Il monte Rosa. Pedaliamo su saliscendi a volte impegnativi, ( in località Suno deviazione per il percorso lungo) attraversando le vigne del Novarese ( Vitigni Spanna e Vespolina) , ci arrampichiamo poi, mai con pendenze impegnative, su strade immerse nel verde di prati e boschi collinari. Raggiungiamo Conturbia (centro d’importanza storica sin dalla Romanità, notevole il Battistero di Agrate del XII secolo) , meno prosaicamente Conturbia è anche il paese di origine della Famiglia Platini (Michel). Siamo a metà percorso, per boschi lasciamo il paese e ci gettiamo in discesa sino a Divignano poi Varallo Pombia, ancora giù sino ad attraversare il Ticino (prima della diga effettuiamo il controllo). Passiamo sulla diga di “Porto della Torre” che origina il Canale Regina Elena irriguo del Novarese e poco più di 1 Km a valle, il Canale Villoresi che “bagna” gli assetati campi Lombardi. Giriamo sulla destra, costeggiamo il Ticino che qui si allarga, formando una splendida ansa, (affollata di bagnanti e campeggiatori nel periodo estivo), e subito dopo una secca curva a sinistra, ci fa capire che dobbiamo alleggerire il rapporto, stiamo iniziando la salita verso Somma Lombardo, dove passiamo davanti al Castello Visconteo e proseguiamo agevolmente in discesa, sino a Besnate, per poi salire leggermente sino a Jerago con Orago, dove ci ricolleghiamo al percorso lungo. Ci inoltriamo quindi, nella parte finale del percorso, verso la Valle Olona. Ci aspetta il breve strappo di Carnago, scendiamo verso il Seprio (importante zona storica sin dal dominio Romano, poi Longobardo e Franco), passiamo davanti al suggestivo Monastero di Torba (FAI) che lasciamo sulla destra, terminiamo la discesa nell’abitato di Torba, giriamo a sinistra e ci aspetta ”l’ultima dura prova della giornata” un breve strappo con punte al 13%. Abbiamo finito di fare fatica, adesso, sempre con falsopiano in discesa e se le gambe ce lo permettono, possiamo raggiungere velocemente il traguardo, percorrendo le cittadine che quasi senza soluzione di continuità ci accompagneranno a Rho.
PERCORSO LUNGO Km200 vedi IV AMSPORANDO
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