05/05/2019
![]() ![]() | ![]() INFO PERCORSO - 2a Randonnèe Città di Buttrio Tutte le informazioni su www.ciclismobuttrio.org
Il via sarà dato a BUTTRIO sulla ciclabile dell'area sportiva e si affronterà subito una brevissima salitella per ridiscendere subito nell'abitato e percorrerlo nelle vie centrali. Nei primi chilometri, dopo aver abbandonato la collina che sovrasta l'abitato di Buttrio si punterà verso Orsaria e Premariacco per raggiungere Moimacco ed in successione su strade scarsamente trafficate, Ziracco, Ronchis, Ravosa e Savorgnano del Torre. Da qui si punta verso Ovest per raggiungere Reana del Rojale dove si attraverserà la SS 13 Pontebbana. L'attraversamento è agevolato dalla presenza di una rotonda. Si raggiunge la località Morena e successivamente Laipacco e la prima periferia di Tricesimo. Si cambia direzione per andare verso sud fino a Felettano dove su una stradina secondaria si prenderà la direzione Ara Grande. Questa località è conosciuta per il suo Presepe vivente le cui installazioni rimangono fisse e la randonnèe ci passa proprio davanti. Siamo oramai sulle colline Moreniche del Friuli e una breve salita si conclude proprio a Colloredo di Montalbano davanti al trecentesco maestoso castello dove vi soggiornò anche il poeta Ippolito Nievo che nel libro "Le confessioni di un Italiano" scrisse:"il Friuli è un piccolo compendio dell'universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì." (cap. I) Il terremoto del 6 maggio 1976 lo distrusse completamente ed ora la ricostruzione è praticamente ultimata. Giunti al quarantatresimo km svolteremo a sinistra per attraversare una zona molto panoramica e suggestiva delle colline moreniche. Dopo 8 km si raggiunge la cittadina di Fagagna dove ci si immette a destra sulla SP 100. Qui possiamo ammirare le numerose Cicogne che popolano la zona con i numerosi nidi costruiti sui tetti e nelle apposite postazioni predisposte dall'ass. Oasi delle Cicogne. Si continua fino a Caporiacco e poi su strade laterali ci si dirige verso Entesano, Paradise, Mels, San Salvatore e Avilla di Buia dove sarà predisposto il ristoro. Sempre continuando verso nord si arriva a Campolessi e superata l'incrocio con la SS 13 Pontebbana si continua fino a superare il sottopasso della ferrovia e girare subito a destra in direzione Artegna. Superata questa località si giunge a Magnano in Riviera dove al km 77 si lascia la SP 20 per svoltare a sinistra sulla SP117 che ci accompagna fino nell'abitato di Tarcento. La cittadina si colloca in un'area paesaggistica dai caratteri vari e contrastanti Durante la Belle Epoque fu una meta di villeggiatura. Ancora oggi si possono ammirare numerose ville in stile Liberty. Superato il centro storico e passati in sponda sinistra del Torrente Torre si prosegue verso Nimis e superato il modesto Passo di Monte Croce si scende verso Attimis dove i due percorsi si dividono. Chi sceglie il percorso di 120 kmcontinua in direzione Cividale del Friuli passando per Racchiuso, Faedis, Racchiuso e Campeglio dove dopo la discesa in paese si svolta a destra e subito a sinistra per poi seguire le indicazioni verso Case Presa e Bottenicco. Arrivati a Cividale del Friuli oramai mancano 11 km per giungere all'arrivo che si raggiunge lungo strade secondarie che attraversano gli abitati di Ipplis, Leproso e Orsaria. Chi invece decide per i 210 km ad Attimis svolterà a sinistra in direzione Subit. Si inizia a salire percorrendo una strada con pendenze di difficoltà media per circa 10 km. Attraversato l'abitato di Subit si raggiunge il Plan del Jof (m.781), da qui si sale a destra ancora per qualche chilometro per poi scendere verso Bocchetta di Sant'Antonio dove ci si dirige verso la Slovenia. Appena valicata la bocchetta una valle affascinante si apre subito allo sguardo del ciclista. La zona delle Prealpi Giulie è uno dei territori del Friuli in cui la forza della natura prevale ancora sulle attività della popolazione, che mantiene integro questo polmone verde. In questo territorio omogeneo è rimasto intatto (grazie anche allo stretto controllo delle amministrazioni locali) l’equilibrio tra un vasto ambiente naturale, incontaminato e, a tratti, anche selvaggio, e una presenza umana fortemente ancorata alla sua storia e alle sue tradizioni, di cui sono concreta testimonianza le case tipiche dei piccoli borghi. Dopo circa 2 km si arriva alla zona ristoro preparata presso gli spazzi concessi dall'Agriturismo Zearo. Poche pedalate e un cartello indica che stiamo per entrare in territorio Sloveno. ATTENZIONE non vi è nessun controllo ma in Slovenia è OBBLIGATORIO avere un documento di identità valido per l'espatrio quindi CARTA di IDENTITA' o PASSAPORTO (non riconoscono altri documenti); nell'eventualità non avere un documento significa incorrere in una possibile sanzione che potrebbe superare i 150 €uro. Robedische è il primo centro abitato della giovane repubblica. Lungo questa valle si gusta la natura e la tranquillità dei luoghi.Appena fuori dal paesetto inizia la discesa immersa tra imponenti boschi di faggio. Al km 117.5 quasi al termine della discesa sulla sinistra si può vedere il ponte di Napoleone che la storia però lo fa risalire ad epoca romana ed utilizzato da Napoleone durante l'occupazione di questi territori. Al termine della discesa, superato il fiume Natisone si incontra l'abitato di Podbela dove inizia la salita che termina, dopo 2 km, a Boriana. Qui si incontra la strada che in 4 km riporta a valle verso Staro Selo. Sulla rotonda si prende, a destra, la direzione Italia. Al km 130 si rientra in Italia all'ex valico di Stupizza. Si continua fino a Loch dove si svolta a destra per portarsi in sponda destra Natisone. Appena superato il ponte si prosegue a sinistra per superare gli abitati di Cicigolis, Lasiz, Tarcetta, Cras, Spagnut e Oculis. A sinistra si attraverserà sul ponte di corde per salire leggermente verso l'abitato di San Pietro al Natisone. Prossima direzione Azzida e Ponte san Quirino dove si svolta a sinistra verso Carraria. Al 150mo km è predisposto un ristoro prima di puntare verso Prepotto, Vencò, e Plessiva. Dopo una breve salita senza difficoltà si giunge al valico con la Slovenia e si continua in leggera salita fino all'incrocio dove a destra si inizia a scendere per rientrare in Italia in località Zegla (Ceglo). In direzione Mossa a sinistra si prosegue per raggiungere la ciclabile (a sinistra) e la località Giasbana. Siamo immersi nel Collio goriziano e seguendo la strada verso Gorizia si giunge a Lucinicco. Qui si svolta a destra per superare gli abitati di Mossa e Capriva del Friuli. Si contornerà il meraviglioso sito del Castello di Spessa prima di dirigere a destra verso Cormons. Attraversato il centro abitato, su strada secondaria, si raggiunge Dolegnano e Rosazzo passando davanti all'abbazia. Le origini dell'abbazia sono piuttosto controverse e non sempre convalidate da prove, ma la tradizione vuole che, nell'anno Ottocento l'eremita Alemanno si insediasse in questi luoghi solitari per trovare la pace dell'anima. Giunti sulla piazzetta si continua ancora in salita per un centinaio di metri prima di iniziare un tratto i discesa passando per Poggiobello e raggiungendo poi l'abitato di Ipplis. Qui si svolta a destra verso Leproso e Orsaria che si raggiunge dopo aver attraversato nuovamente il fiume Natisone. Ultima difficoltà per i randoneti che devono superare la brevissima ma impegnativa erta che collega il ponte all'abitato. Si svolta a sinistra verso Manzano e successivamente a destra transitando in mezzo ai vigneti dove si coltivano i preziosi vini che le aziende vitivinicole producono nella città del Vino. In zona Montecristo ultimo cambio di direzione; si svolta a sinistra verso la panoramica che si conclude davanti a VILLA FLORIO dove il G.S. CICLISMO BUTTRIO attende i partecipanti per il ristoro che sarà servito all'interno della sontuosa villa di proprietà del Comune di Buttrio a cui va il plauso di tutti per la preziosa collaborazione che gli amministratori hanno voluto e saputo instaurare con le associazioni locali. Al brevetto randonnèe possono partecipare i Cicloamatori regolarmente tesserati presso F.C.I. o presso gli enti di Pomozione Sportiva riconosciuta dal Coni che garantiscono le prescritte coperture assicurative e il pieno rispetto del principio di reciprocità nei confronti di tesserati F.C.I. ed in possesso di valida certificazione medica di idoneità all’attività agonistica. |