18/09/2016
![]() ![]() | ![]() RANDONNEE ANNULLATA causa improvvise problematiche, non dipendenti dalla nostra struttura, ci inducono ad ANNULLARE la randonnèe. Chi ha già versato la quota di iscrizione, cortesemente, comunichi il proprio IBAN ed avrà l'intera somma restituita. Siamo spiacenti ma pensiamo che questa sia la soluzione più indolore. Scusandoci ancora per il disagio siamo a ribadire che vi aspettiamo alla Randonnèe della Giulia di aprile 2017.
Randonnèe dei c.c. Montedoro & Friuli
dal Friuli alla Giulia
BASE LOGISTICA
Centro Commerciale Friuli, Via Nazionale 127 – Tavagnacco (UD), Tel 0432 574212
GIRORANDO nel NORDEST
18.9.2016 Partenza unica ore 8.00
dal Friuli alla Giulia Mobilità Ecologica - Randonnèe sulle distanze di 217 Km. e 150 Km. 1.000 / 2.000 m. di dislivello Brevetti ARI / BRI e CPA prove valide del Campionato ARI 2016 contatti: Sandro Tel / Fax +39 040 393430 cell +39 335 59 33 404 +39 347 2975265 INFORMAZIONI: Costo della partecipazione 15 € (20 il giorno della randonnèe). Pagamenti con Pay Pal, Bonifico da inviare a Alabarda Bike Team Banca Generali IBAN IT09Y0307502200CC8500564910 – banca BCC IBAN IT40 C088 773646 000 000 0344744 In contanti anche prima della partenza Iscrizioni sul sito www.audaxitalia.it/, brevetti italia, calendario BRI/ARI, 18.9, Tavagnacco, fino al 16.9.2016, per Tel / Fax, E-Mail per mail: info@alabardabiketeam.it fino al 17.9.2016. Iscrizioni anche nel negozio CUSSIGH BIKE di Feletto Umberto (UD), Tel. 0432 688 268. I portatori di handicap agli arti, le handbike hanno la partecipazione GRATUITA Se il giorno della Randonnèe è lo stesso della tua data di nascita la partecipazione è GRATUITA Il circuito di randonnèe denominato GIRORANDO nel NORDEST è organizzato sotto l’egida di A.R.I. (Audax Randonneurs Italia) con lo scopo di promuovere questo tipo di ciclismo, far conoscere e valorizzare il territorio anche nei luoghi e per le strade meno frequentate. Al circuito possono partecipare ciclisti tesserati in possesso di regolare tessera, valida per l’anno in corso, rilasciata da un Ente, Federazione, Consulta affiliata al CONI. Sono ammessi coloro che, nel giorno in cui si svolge la manifestazione, abbiano compiuto il 18° anno e non abbiano superato il 75° anno di età. Per quanto non riportato esplicitamente in questo breve regolamento si rimanda al Regolamento Brevetti A.R.I. ed ai regolamenti delle singole manifestazioni. Ritiro carta viaggio e pagamento: sabato17.9.2016 dalle 15.00 alle 18.00 - domenica dalle 6.00 alle 7.30, pagamento solo contanti. Esibizione della tessera di club valida per l’anno in corso. Consegna della LIBERATORIA firmata in ORIGINALE. I non tesserati non possono partecipare. Ritiro carta viaggio.
Partenza: Centro commerciale FRIULI di Tavagnacco (Udine) alle ore 8.00 del 18.9.2016
Arrivo: negozio CUSSIGH BIKE (a pochi metri dalla partenza) entro le ore 16.49 (medio) – 20.40 (lungo)
Percorso: indicato con frecciatura a terra giallo flou e/o segnaletica verticale bianca Openrunner itinerario http://www.openrunner.com/index.php?id=6460649 percorso LUNGO ARI / BRI Openrunner itinerario http://www.openrunner.com/index.php?id=5662542 percorso MEDIO ARI /CPA
Controlli: partenza / arrivo, Sistiana: bar Inter, Muggia: centro commerciale MONTEDORO, galleria commerciale stand di Alabarda Bike Team – entrata posteriore, terza porta a sinistra dopo le sbarre - galleria opposta a quella di entrata (portarsi dietro le bici), più eventuali controlli a sorpresa
Salite: Peteano / San Michele (Km. 3,6 D + 280 max 10% media 7%) Bagnoli / Padriciano ( Km. 5 max 10 % media 7% D + 300 m.)
Discese: San Michele / Doberdò del Lago / SR 55
Servizi: ampio parcheggio, pasta party all’arrivo a cura di CUSSIGH BIKE, negozio aperto
Ristoro: ristoro intermedio a Sistiana al BAR INTER caffè e brioche ristoro intermedio a Muggia: centro commerciale Montedoro, galleria commerciale, stand di Alabarda Bike Team – entrata posteriore, terza porta a sinistra dopo le sbarre; galleria opposta a quella di entrata Pasta party all’arrivo a cura di CUSSIGH BIKE Medaglia: brevetto 499027 200 Km.: a richiesta con pagamento anticipato di 10 Referenti in lingua Slovena Alessandro Centazzo 349 69 49 088 – Andrea Skerk 348 76 19 599 In lingua tedesca e inglese Andrea Baldacci 348 84 27 197 Percorso MEDIO, Km. 150 con circa 1.100 m. D+. Percorsi uguali fino a Sistiana. Da Sistiana il LUNGO prosegue sulla strada costiera per Trieste mentre il MEDIO ritorna indietro sulla strada SR 55 per Gorizia, a DEVETACCHI si ricongiunge al LUNGO per tornare a Cormons, ARRIVO. In caso di ritiro si prega di inviare un SMS all’organizzazione. Presentarsi all’arrivo!!!
Come arrivare:
Portare con se un valido documento per l’espatrio. In Slovenia (come in Italia) non formare gruppetti numerosi, superiori a 10 ciclisti, potreste essere fermati dalla Polizia che vi farebbe dividere e perdere tempo prezioso. Nella malaugurata ipotesi di un incidente con ricovero in ospedale fatevi portare in Italia; la Sanità nazionale (europea), in Slovenia, copre il 70% delle spese sanitarie da degenza ed il 30% è a carico del ricoverato. Parcheggio esterno gratuito.
Pedalare nel rispetto del Codice della Strada. La randonnèe non è una gara, non è una corsa contro il tempo ma un diverso modo di raggiungere un obiettivo pedalando. La randonnèe non prevede nessuna tipologia di assistenza; è l'organizzazione che la offre. Ognuno deve essere autosufficente in tutto senza avanzare alcuna pretesa. DESCRIZIONE: Partiremo dal centro commerciale Friuli; un inizio tranquillo ci porta ad attraversare Povoletto per poi dirigersi a Cividale del Friuli. Una ridente cittadina con un borgo storico di grande importanza, di rilevanza mondiale.
Epoca longobarda
Nel 568 giunsero dalla Pannonia i Longobardi, di origine scandinava, il cui re Alboino elesse subito la romana Forum Iulii a capitale del primo ducato longobardo in Italia e ponendovi duca il proprio nipote Gisulfo. Ribattezzata la propria capitale Civitas Austriae, ossia "Città dell'Austria" (da cui il nome moderno), i longobardi vi eressero edifici imponenti e prestigiosi e nei dintorni fondarono strutture fortificate assegnate alle fare, ossia le stirpi nobili di quel popolo germanico; nel 610 Cividale venne saccheggiata e incendiata dagli Avari, chiamati dal re longobardo Agilulfo (allora con sede a Milano) per punire la riottosità del duca "friulano" Gisulfo II. Nel 737, durante il regno di Liutprando e per sfuggire alle incursioni bizantine, il patriarca di Aquileia Callisto decise di trasferire qui la propria sede, così come già fece il vescovo di Zuglio che venne scacciato. La città ebbe così aumentato il suo ruolo anche grazie a quest'importante presenza ecclesiastica; già pochi decenni più tardi, nel 796, qui si tenne il concilio che riconfermò l'indissolubilità del matrimonio
Il Sacro Romano Impero e il Patriarcato di Aquileia
Nel 775 il Ducato del Friuli fu invaso dai Carolingi e i longobardi, col loro duca Rotgaudo in testa, impugnarono per l'ultima volta le armi fronteggiando l'arrivo dei Franchi. Sconfitti gli antichi dominatori, i Carolingi istituirono la marca orientale del Friuli, mantenendo come capitale la città che cambiò così il nome in Civitas Austriae. Quest'ultima divenne sede di un'importante corte, soprattutto durante il marchesato di Eberardo che attirò uomini di cultura da tutt'Europa. Dalle famiglie che ressero la marca ebbero i natali importanti uomini politici tra cui l'imperatore Berengario, figlio dello stesso Eberardo. Nel X secolo, ossia in epoca ottoniana, la marca friulana venne declassata a contea (o contado) e inserita dapprima nella marca di Verona e quindi in quella di Carinzia (quest'ultima facente dapprima parte del Ducato di Baviera per poi assurgere essa stessa a Ducato). La ricomposizione dei poteri a livello centroeuropeo e norditaliano lasciò un importante spazio ai patriarchi, i quali accrebbero i propri beni e il proprio potere sin dall'inizio del X secolo e nel 1077 divennero liberi feudatari del Sacro Romano Impero su un vasto territorio. Sorse così lo Stato patriarcale durato sino al 1419
Cividale rimase comunque il massimo centro politico e commerciale di tutto il Friuli, rivaleggiando dal XIII secolo con Udine, la quale era in forte ascesa grazie a una più congeniale posizione geografica, tanto che il patriarca Bertoldo di Andechs-Merania nel 1238 vi trasferì la propria sede. La città vide sorgere monasteri e conventi, palazzi e torri, qui posero residenza le più importanti casate parlamentari del Friuli e ne fiorirono di altrettanto dignitose. Nel 1353 l'imperatore Carlo IV, dopo una sanguinosa vendetta operata da suo fratello il patriarca Lodovico (e scatenata anche contro i cividalesi per punire l'assassinio del predecessore Bertrando), concedette a Cividale l'apertura dell'Università. Le lotte intestine friulane, durante le quali Cividale era spesso alleata dei conti di Gorizia e dei nobili castellani contro Udine, trovarono via via una più serrata intensità sino a concludersi convulsamente nel 1419, quando Venezia si decise di invadere la regione. Cividale si diede per prima alla Serenissima, stipulando una solenne pace e una contestuale alleanza. Nei decenni successivi alcuni nobili progettarono di aprir le porte allo spodestato patriarca Ludovico di Teck, tornato nel 1431 alla testa di 4.000 ungari[10], ma il progetto fallì.
Da Cividale percorso ondulato con poco dislivello, attraverseremo la zona del Collio: piccole borgate, piccoli paesetti; saremo contornati da continui vigneti, tanti colori e tanti profumi. Tanti eccellenti bicchieri di vino. Cormons e proseguiamo per una stradina di campagna che ci porterà a Gradisca: dalla piazza giriamo a sinistra per oltrepassare l’Isonzo, Peteano (triste ricordo dei decenni passati), saliamo a San Michele (salita duretta e stretta in mezzo al bosco) in cima tante cose ci riportano alla memoria i racconti dei nostri avi che hanno combattuto la 1^ Guerra Mondiale. Scendiamo a Doberdò del Lago, affianchiamo un piccolo stagno più conosciuto come “laghetto”. Un leggero dislivello ci porta alla SR 55 e poi SS 14, di fronte a noi un monumento della 1^ Guerra più conosciuto come “i lupi”. Ancora qualche Km e siamo a Sistiana. Sulla nostra sinistra il bar Inter: CONTROLLO, caffè e brioche. Ripartiamo pedalando una delle strade più panoramiche, più belle che ci portano a Trieste; attraversiamo la città nella zona delle rive, Piazza Unità d’Italia “la piazza più grande d’Europa che si affaccia sul mare”. Risaliamo Via Baiamonti, poi Via Flavia ed arriviamo all’altro centro commerciale di Montedoro (entriamo dal retro): CONTROLLO e RISTORO. Abbiamo già pedalato metà tracciato ed ora ripartiamo per andare a Bagnoli e risalire il Carso, Padriciano, Trebiciano, Opicina, Borgo Grotta Gigante, Rupinpiccolo, Sgonico, SP 6 ed oltrepassiamo Ternova. Ora scendiamo leggermente per entrare in Slovenia, Goriansko, Zagrajec, strada 614, Opatja Selo, Devetacchi, dove rientriamo in Italia. Savogna, Lucinico, Mossa, Capriva ed ancora Cormons. Ci allontaniamo dal Collio, SR 56, Corno di Rosazzo, Ipplis, Premariacco, Orzano, Selvis, Godia, costeggiamo la zona industriale di Feletto Umberto. Abbiamo pedalato dal Friuli alla Giulia attraverso le province di Udine, Gorizia e Trieste con un piccolo assaggio della verde Slovenia. Arrivo nell'ampio spazio esterno ed interno del grande negozio di CUSSIGH BIKE (a pochi metri dalla partenza) dove ci sarà il pasta party offerto dallo STAFF CUSSIGH BIKE. Negozio aperto! Presentarsi all'arrivo. Avvisare in casi di ritiro.
IL TRACCIATO MEDIO: dopo il controllo di Sistiana ritorna sui puoi passi, SR 55 in direzione di Gorizia, per qualche chilometro, fino a Devetaccchi, dove si ricongiunge al percorso principale proseguendo su Savogna, Lucinico, Mossa, Capriva. |