Calendario BRI/ARI

La Via dei Cinque Laghi

31/03/2018
Distanza
300 km
Dove
Palermo (PA)
Omologazione
BRI/ARI
Dislivello
4000 - 5000 metri
Tempo massimo
20 ore
Partenza
07:00 - 08:00
Quota d'iscrizione/Entry Fee
15.00 €
Il giorno del brevetto: 20.00 €
Contatti
3936031880
alessandro.caldarella@smede.it
Iscrizioni
dal 05/12 al 30/03
 
La Via dei Cinque Laghi

 III Randonnée 300 Palermo

 

 

"dalla Conca d'oro alle strade del vino pedalando tra storia cultura e paesaggio"



 LA VIA DEI CINQUE LAGHI

Lago di Piana, Lago Arancio, Lago Gammauta, Lago di Prizzi, Lago di Scansano.




È possibile saldare la quota con bonifico o Posta Pay o presso Sport & Nutrition, in entrambi i casi l'iscrizione va completata online inserendo, oltre ai propri dati, il numero del bonifico o della ricevuta.


 

 

Le operazioni di riconoscimento e di consegna della “CARTA ROSA” avverranno a partire dalle ore 16.00 fino alle ore 20.00 del 30 marzo 2018 presso il gazebo predisposto; i partecipanti della 300 km. partiranno a partire dalle ore 7.00 fino alle 8.00 circa in gruppi di massimo 20 ciclisti a breve intervalli di tempo e prima dei partenti della 200 con i quali divideranno i primi 60 chilometri.

 

Si ricorda a tutti i partecipanti che la Randonnèe NON E’ UNA COMPETIZIONE AGONISTICA e che non verrà stilata alcuna classifica né premiazione. Verrà riportato nella “carta rosa” il tempo impiegato per completare il brevetto.

 

È obbligatoria l’installazione nella bici di luci anteriore (bianca) e posteriore (rossa). È inoltre obbligatorio l'uso di un giubetto catarifrangente dopo il tramonto.

 NON SARA' RILASCIATA LA CARTA ROSA A COLORO NON IN REGOLA

Si invitano tutti i partecipanti ad rispettare scrupolosamente il codice della strada utilizzando ove possibile le piste ciclabili e pedalare in fila indiana ove la sede stradale è limitata.

 

 


 

Al momento della verifica finale i partecipanti riceveranno un “kit Rando” comprendente :

 

1)Integratori energetici omaggiati dal negozio Sport & Nutrition

 

2) cartoncino plastificato con logo Randonnèe da apporre nella parte anteriore della bici

 

3) RoadBook stampato




Lungo il percorso ci saranno dei punti ristoro con prodotti tipici locali.

 


 

A voi la descrizione del percorso 300 km.

 


 


 

 

 

I primi 98 chilometri riprendono lo stesso percorso dei 200 km per poi separasi in direzione di Partanna di Sicilia.

 

Si parte dal Teatro Massimo di Palermo

 

 (è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e  la Staatsoper di Vienna)

 

cuore pulsante della città, direzione “quattro canti” (il quadrivio che divideva in quattro mandamenti la città antica) lì si svolta a dx  lungo corso Vittorio Emanuele, si incontra la Cattedrale e Palazzo dei Normanni , si esce da Porta Nuova (limite lato entroterra della città antica) per proseguire sempre diritti  lungo Corso Calatafimi.

 

Quindi  si sale gradualmente verso la rocca di Monreale che con il suo Duomo sovrasta la conca d’oro (consigliamo di fare almeno il giro della piazza per mirare  questo capolavoro che dà il suo massimo però all'interno, essendo la seconda chiesa al mondo per superficie musiva), si continua a salire attraversando il paese di Pioppo e si arriva  dopo 25 km dalla partenza al punto più alto della Randonneè a metri 670 di altezza (località ponte di sagana); si scende attraverso la ss186  in una stretta valle che dopo pochi km si apre sul golfo di Castellammare sovrastando i paesi di Borgetto, Partinico e proseguendo in pianura  sulla SS113 per Alcamo dove si arriva  al km 46,8 . ( 1° punto di controllo in piazza Ciullo sede del Municipio).

 

Da qui parte la strada del vino (SS119)  attraverso morbide colline con filari sterminati di uve fino ad arrivare, in salita  allo scenario tristemente  suggestivo dei paesi devastati dal terremoto del Belice del 1968 con i ruderi di Poggioreale e a seguire il famoso “Cretto di Burri” che altro non è che la perfetta riproduzione della pianta urbana della Gibellina originale(distrutta appunto dal terremoto), espressa nella più grande opera d’arte del mondo.

 

Dalle strade testimoni di un dramma, si ritorna alla vita incontrando  Santa Ninfa.



A S. Ninfa ci si saluta con i duecentisti e ancora di più ci si addentra svoltando a sinistra verso Partanna in un entroterra così ricco di paesaggi da lasciare stupefatti; in pochi km si passa da infinite distese di vigne a boschi di querce ai tanti laghi a paesi abbarbicati e perfettamente integrati nel territorio.

Quindi dopo Partanna si scende giù verso la valle del Belice in una discesa dolce ma articolata e si risale verso Montevago e Santa Margherita di Belice dominando questa meravigliosa vallata che termina dall’altra parte con lo scacchettino bianco del Cretto; si prosegue verso Sambuca di Sicilia, “borgo più bello d’Italia” e attraversiamo i bellissimi vigneti che dolcemente degradano verso il lago Arancio.

Dopo Sambuca, molto suggestivo il paese di Giuliana si erge su un’imponente rupe dominata dal castello di federico II; passaggio a Chiusa Sclafani e arrivo, proseguendo sulla ss.188 dopo aver lasciato sulla destra il lago Gammàuta e il parco dei monti Sicani, a Palazzo Adriano che ha dato la sua Piazza centrale al “nuovo cinema paradiso” di Tornatore(Grand Prix giuria a Cannes e premio oscar nel 1989). Dopo Palazzo si sale dolcemente al punto più alto della randonnèe, il paese di Prizzi è situato a quasi 1000 metri e domina a 360° una zona molto vasta. Si scende da Prizzi, si costeggia il suo lago e si arriva a Corleone, paese dalle tinte forti.

La meta successiva, Ficuzza all’ombra di Rocca Busambra (costone di roccia di 1600 m. di altitudine) magica oasi siciliana e immersa in un foltissimo bosco, conserva perfettamente la stupenda “Real casina di caccia” residenza borbonica del 1800, (praticamente un imponente castello!) iniziata da Ferdinando III di Sicilia.

Si scende da Ficuzza e si svolta a sx per Piana degli Albanesi e dopo che si è lasciati sulla dx il centro “TELESPAZIO” e il lago dello Scanzano, si affronta l’ultima vera fatica della R300, la salita (con un tratto al 12%)  di Portella S.Agata che ripagherà con una spettacolare vista sul lago di Piana e sulla stessa cittadina; località bilingue che ha origine dalla seconda metà del XV° sec. Dall’altra parte del lago Portella della Ginestra, tristemente famosa per la strage del “I° MAGGIO”.

Si scende a l livello del lago e si svolta a dx per S. Cristina Gela e dopo una leggera salita, giù in picchiata verso Belmonte Mezzagno.

Si rientra da Gibilrossa, piccolo agglomerato alle porte di Palermo, situato a mezza altezza che fornisce una vista fortunata sul golfo della Città.

Così, scendendo immersi nel profumo degli agrumeti del famoso “mandarino tardivo di Ciaculli”, si arriva in città e  si prosegue lungomare dove, in prossimità del centro, si incontrerà “Villa Giulia”con l’adiacente “Orto Botanico”. A seguire “Porta Felice”(speculare a “Porta Nuova” attraversata la mattina in partenza verso Monreale) e la “cala” che dà origine al nome della città: PANORMUS (città tutto porto)

Superata la cala si svolta a sx verso il Teatro Massimo!

 


 

 

 

 

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