Le strade della 1001 Miglia portano il ciclista ad accarezzare l’Italia, a scoprirne il suo vero spirito e l’identità e lo aiutano ad apprezzare bellezze nascoste, luoghi fascino e di grandi tradizioni storiche, culturali ed enogastronomiche. Le 4 edizioni della 1001Miglia hanno dimostrato che l’Italia delle strade secondarie e del viaggio in bici è un forte elemento di attrazione mondiale turistica. Nella edizione del 2012 hanno partecipato 390 ciclisti di 29 nazioni in rappresentanza di 5 continenti. Dei 1620 km di strade utilizzate per la circolazione delle biciclette gran parte pari al 95% sono sicure e a basso traffico veicolare. Diffuso è l’interesse delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli operatori economici presenti sul percorso, che hanno riconosciuto tutti il patrocinio alla manifestazione. Nelle edizioni 2010 e 2012 è stato riconosciuto anche il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e del Ministero del Turismo. Con il progetto 1001 Miglia 7 Regioni - Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Liguria e Piemonte - sono interessate al “Progetto Ciclovie a €0” Il percorso della 1001 Miglia Italia, ideato da Fermo Rigamonti presidente della asd 1001MI.sav è sostenuto dalle associazioni A.R.I. (Audax Randonneur Italia) e Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce), e si propone per essere riconosciuto istituzionalmente come itinerario nazionale di mobilità dolce secondo una particolare classificazione del “Progetto Ciclovie a €0,” che identifica i vari segmenti stradali e li censisce con riferimento ai parametri di traffico e sicurezza. Il “Progetto Ciclovie a €0,” si pone l’obbiettivo di rendere permanente il percorso della 1001 Miglia Italia, prevedendo oltre alla segnaletica e alla cartografia, servizi dedicati specificatamente al cicloturismo per renderla fruibile a diverse categorie di utenza, quali i cicloturisti occasionali che possono percorrerla in più tappe e anche con l’ausilio di bici a pedalata assistita. |