LA VIA DEL GRANO

Distanza
200 km
Dove
Eboli (SA)
Dislivello
2000 - 3000 metri
Quota d'iscrizione/Entry Fee
10.00 €
Contatti
3387220608
damianocapaccio@libero.it
 

L’iscrizione al Brevetto Permanente è facoltativa. Effettuando l’iscrizione con relativo pagamento si avrà la possibilità di ottenere l’omologazione dei Chilometri percorsi e relativo inserimento nel Ranking ARI oltre alla Carta di Viaggio.

OPENRUNNER ID 7388740

Eboli - Eboli - 180 km, dislivello in ascesa 2800 m.

altitudine min: 72 m s.l.m. - Max: 1228 m s.l.m.

 

La prima randonnèe sullo storico “Regio Cammino di Matera” (via del Grano). Un viaggio tra bellezze architettoniche e paesaggistiche, sulla strada voluta nel 1789 da Re Ferdinando IV di Borbone. La Via del Grano è l'appellativo attribuito all'antico Regio Cammino di Matera, un’antica via settecentesca che collegava il Principato Citeriore e l'Ulteriore (le attuali province di Salerno e di Avellino con la Basilicata). Fu voluta nel 1789 da re Ferdinando IV di Borbone su proposta del Marchese di Valva, Sopraintendente di strade e ponti ed aveva la funzione non solo di congiungere i comuni dell'entroterra campano e lucano, da Eboli a Melfi, ma anche di assicurare il trasporto del grano e delle altre derrate alimentari delle fertili pianure della Puglia alla capitale del Regno, Napoli.

Segno tuttora tangibile dello storico percorso è il monumento dell'Epitaffio, risalente al 1797, eretto in una contrada rurale di Eboli, che dal cippo prende il nome e recante un'iscrizione in latino su pietra che celebra la costruzione della strada, che da quel luogo doveva giungere fino ad Atella nella Valle di Vitalba in Lucania: “Regnando Ferdinando IV, provvidentissimo Re delle Sicilie, da questo luogo fino ad Atella dei Lucani, per circa 47 miglia, per interessamento dell’illustrissimo signor Giuseppe Valva, Marchese di Valva, Regio Cubiculario, recidendo monti, livellando valli, superando con idonei ponti fiumi e torrenti, fu costruita questa strada rotabile nell’anno 1797”-

Il percorso dell’ottocentesca Via del Grano risaliva, grosso modo, la valle del fiume Sele, sia sulla destra che sulla sinistra orografica, fino a Ponte Temete, dove si divideva in due diramazioni. L’originale Regio Cammino di Matera, poi Via del Grano, deviava verso est fino a giungere ad Atella e le pianure lucane del Vulture; il secondo ramo si dirigeva a nord, prima verso l’alta Irpinia e l’altipiano del Formicoso e, successivamente, raggiungeva la Capitanata. Nei primi del novecento ed in seguito, con la costituzione dell’ANAS, questi percorsi vennero adattati al nascente trasporto su gomma, passando, i veicoli, dalla trazione esclusivamente animale alla emergente motorizzazione. Con la crescente espansione produttiva della provincia di Foggia, negli anni venti, il ramo principale dalla Via del Grano, divenne quello che parte dalla località Epitaffio di Eboli e termina a Grottaminarda, oggi denominala “strada statale 91 della Valle del Sele”. La diramazione che parte da ponte Temete, che era la principale, diventò di secondaria importanza, oggi denominata “strada statale 381 del Passo delle Crocelle e di Valle Cupa”. Ambedue le strade attraversano un comprensorio geografico rimasto miracolosamente ben conservato, nonostante l’accanimento della natura (terremoto 1980) e dell’uomo (post-terremoto 1980).

Il percorso della Randonnè, per questioni di chilometraggio (max 200), si snoda totalmente nella prima metà di ambedue le strade, includendo l’intero bacino idrografico dell’alto Sele e, oltre alla provincia di Salerno, sconfina anche il quelle di Avellino e Potenza.

 

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