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QUALCHE CHIARIMENTO RIGUARDANTE LE LINEE GUIDA DI ARI2.0 e ARICARD
25/02/2019, 11:58
QUALCHE CHIARIMENTO RIGUARDANTE LE LINEE GUIDA DI ARI2.0 e ARICARD

L’ attivazione delle nuove modalità organizzative legate alle innovazioni che ARI ha deciso di porre in essere attraverso il nuovo portale ha suscitato, come è normale, curiosità ed interrogativi che sono apparsi sui social o direttamente trasmessi all’ associazione. Con questa nota intendiamo dare alcune risposte e fare alcune precisazioni:


1) ARI, come è noto, coordina e gestisce in Italia il mondo dei brevetti Randonnée cercando di raccogliere al meglio le esigenze di un numero crescente di ASD (128 ad oggi) diffuse in tutta Italia e di un numero di ciclisti qualche anno fa impensato e che ha raggiunto nel 2018 le 15.000 unità. Per far ciò l’attenzione crescente è sempre più volta ai numerosi, e talvolta contraddittori, aspetti che riguardano le crescenti responsabilità in carico agli organizzatori, a partire dalle normative sulla sicurezza.

 

2) ARI è una associazione costituita dalle ASD aderenti e si avvale del lavoro volontario di coloro che questi scelgono attraverso le dovute procedure democratiche. Nessun dirigente riceve un compenso e nessuna risorsa per il funzionamento di ARI proviene da canali quali quelli riservati agli enti di promozione sportiva. Tuttavia la sua presenza si è rivelata decisiva nel tempo per garantire la crescita di una comunità di persone appassionate, libere e responsabili al tempo stesso. Una comunità che si confronta sempre ogni giorno con la complessità delle norme italiane e che non disdegna di creare sempre nuove opportunità per i ciclisti come la Nazionale, i Campionati, le Challenge ed altro ancora.

 

Tutto ciò ha generato enormi impegni in tempo e risorse umane tanto che ci siamo trovati di fronte ad un bivio:

a) Fermarsi nell’accogliere nuove ASD e proposte di eventi e ridurre servizi ed attività lasciando al movimento ampi margini di improvvisazione e, oggettivamente, di regressione;

oppure

b) Trovare modalità e tecnologie innovative per gestire la crescita del movimento senza rischiare di perdere i suoi caratteri originari e lo spirito che lo ha animato fin dalla sua nascita. E ciò cercando di coinvolgere nelle scelte, non solo le ASD, ma anche i randonneurs.

 

E’ nato così il progetto ARI 2.0 che, nel semplificare l’enorme lavoro di segreteria ed operativo in carico ai consiglieri attraverso soluzioni tecnologiche al passo dei tempi, coglie l’obiettivo di agevolare il compito degli organizzatori e, una volta superata la fase iniziale di conoscenza, di rendere più facile e ricca di opportunità la vita del socio ciclista.

 

Due sono le rilevanze principali.

Prima: fornire alle segreterie degli organizzatori un elenco di iscritti adeguato per quanto riguarda la Normativa sull’idoneità fisica di partecipazione definita dalla legge (verifica visita Medica).

Seconda: gestire in maniera puntuale i servizi ai ciclisti, offrendo alla nuova figura del Randonneur associato tutti i benefici economici e le opportunità che sono elencate nella Pagina Associativa.

 

Le rilevanze sopra descritte hanno indotto ARI ad individuare un sistema informatico capace di:                        - -   fornire agli organizzatori un elenco degli iscritti online univocamente certificato per quanto riguarda la gestione dell’idoneità fisica e la normativa europea per la privacy;                                                                                         - -   permettere ad ARI di gestire omologazione brevetti, conteggi dei campionati, ammissioni alla nazionale ecc. il più possibile automatizzato.

 

Resta comunque a discrezione dell’organizzatore gestire iscrizioni alla partenza e, a discrezione del ciclista, potersi iscrivere e partecipare ai brevetti pur non essendo associato ad ARI.

Da questo ne deriva che:

   a) l’organizzatore che deciderà di avvalersi di forme tradizionali (o altre) di iscrizione diverse da quella online offerta da ARI, potrà farlo accollandosi gli eventuali oneri di gestione e problematiche di responsabilità.

   b) Il ciclista che non intende associarsi ad ARI, può partecipare ai brevetti ottenendo l’omologazione, senza però poter partecipare all’attività sociali di ARI (campionato, nazionale e tutte le attività collaterali).

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